
Il piatto forte è costituito ovviamente da Munch, e i 40 quadri esposti ci daranno una buona panoramica di quella che fu la sua produzione artistica, e forse faranno sì che il pubblico italiano si renda conto che non esiste solo il celebre “Urlo“, ma ben altre opere, forse anche superiori a quella terribile e affascinante figura.
Ma, come si diceva, l’intento della mostra è ben più audace.
Oltre a Munch verranno infatti esposte le opere di autori poco conosciuti in Italia, e che getteranno un ampio sguardo sulla pittura del grande Nord. 80 dipinti (tra gli altri, di Ring, Philipsen, Krøyer, Hammershoi), a rappresentare la pittura in Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca nel secondo Ottocento.