martedì 23 dicembre 2008

Tanti auguri a Tutti!!


Tanti cari auguri a tutti quanti!

venerdì 19 dicembre 2008

Mostra Futurismo a Parigi

DOVE: al Centre Pompidou di Parigi
QUANDO:
fino al 26 gennaio 2009


Con qualche mese di anticipo la Francia celebra il centenario del Movimento Futurista con una mostra dal titolo Le Futurisme à Paris in programma al Centre Pompidou di Parigi che si potrà visitare fino al 26 gennaio 2009.
Il Manifesto del Futurismo fu rilasciato da Filippo Tommaso Marinetti inizialmente a Milano e successivamente, il 20 febbraio 1909, sul quotidiano francese Le Figarò dando così vita al movimento stesso.
Il Futurismo si sviluppò successivamente (nel 1910) in Italia con la firma sul manifesto di diversi artisti, che celebravano il dinamismo e la velocità e il frenetico vitalismo delle città moderne, un esaltazione del dinamismo, della velocità e dell'industria. Un arte in aperta polemica con la tradizione.
Al Centre Pompidou si potranno ammirare più di 200 opere futuriste fino al 26 gennaio 2009. Si ripercorrerà così l' avventura di Boccioni, Balla, Carrà, Russolo e Severini senza scordare Félix del Marle, il solo artista francese che si affiancò all' ideologia di Marinetti e che nel 1913 compilò il Manifesto del Futurismo a Monmatre.
Nella mostra ci sarà inoltre, un intera sala dedicata al cubismo con opere di Braque, Delunay, Malevic, Léger e altri, in modo da poter mettere a confronto i due movimenti che portarono alla nascita del cubo-futurismo.
Nel 2009 l'esposizione si sposterà a Roma e successivamente a Londra alla Tate Modern.

Da sapere
Quando: fino al 26 gennaio 2009
Dove: Centro Pompidou Parigi
Indirizzo: Place George Pompidou
Infoline: +33 (0) 1 44781233
Orari: tutti i giorni ore 11-19

venerdì 21 novembre 2008

Mostra Magritte, Il mistero della natura a Milano

DOVE: a Milano a Palazzo Reale
QUANDO: dal dal 21 novembre 2008 al 29 marzo 2009


Cento dipinti saranno ospitati nel Palazzo Reale di Milano per una grande mostra dedicata all' arte di René Magritte dal 21 novembre 2008 al 29 marzo 2009, insieme ad alcune sculture, schizzi e gouaches per far conoscere il rapporto fra l'artista e la Natura.

Provenienti da varie collezioni private e dal Musées Royaux des Beaux Arts del Belgio la mostra mette in scena la vita e l'arte di Magritte partendo dai primi e quasi sconosciuti quadri futuristi fino ad arrivare ai famosi dipinti surrealisti degli anni ’50.
Nell 'esposizione si possono ammirare quadri come Il modello rosso dove un paio di scarpe si trasforma in due piedi nudi, La voce del sangue, che rappresenta la corteccia di un albero che si apre come un armadio dove dentro sono poste una casa e una sfera. Da segnalare anche Il territorio di Arneheim, dove le montagne prendono la forma di un’aquila e in primo piano si notano tre uova d’uccello e la famosissima opera L' impero delle luci, in cui sotto a un cielo soleggiato si nota una casa di notte. Tra i piccoli acquerelli da non perdere è La notte di Pisa, in cui la torre pendente è sostenuta da un enorme cucchiaino da the.

Magritte è stato uno dei pochi pittori del '900 ad aver messo la natura al centro dei propri quadri ma in relazione con le caratteristiche dell'uomo moderno. I suoi personaggi, le nature morte, gli interni sono il frutto di un artista dall' intelletto moderno e rivoluzionario e questo lo dimostrano anche i suoi quadri che sono divenuti icone e parti integrante del nostro immaginario collettivo.

giovedì 20 novembre 2008

Lucio Fontana luce e colore a Genova

DOVE: a Genova a Palazzo Ducale
QUANDO: dal 22 ottobre 2008 fino al 15 febbraio 2009


Una grande mostra dedicata all' arte di Lucio Fontana, quella che si potrà visitare fino al 15 di febbraio 2009 a Palazzo Ducale a Genova.
Esposizione incentrata sul tema della luce e del colore di uno dei più grandi artisti del 900, che ha fatto di questi due mezzi la propria poetica dello spazio.
La retrospettiva propone ai visitatori più di 200 opere fra cui, alcune delle più famose e significative del suo percorso artistico, scelte tra tre criteri fondamentali, gli ambienti, la luce, il colore e presentati al pubblico secondo le diverse varianti monocrome.
La scelta di mettere in esposizione le opere secondo il singolo colore e allestire i vari tipi di linguaggi, come i tagli, le costellazioni di buchi, la matericità delle pietre ecc in un unico percorso unitario e comparativo, da la possibilità allo spettatore di capire l’essenza del procedimento gestuale di Fontana e la sua origine concettuale.
Nell' esposizione si potranno anche vedere numerose opere in ceramica per far conoscere il rapporto particolare fra Lucio Fontana e il territorio ligure ed in particolare con Albissola dove l'artista ha vissuto per un certo periodo. Sempre per questa occasione è stata ricomposta la famosa foresta in ceramica colorata e il celebre acquario che esprimono ampiamente il concetto di scultura spaziale, in cui luce, pittura, colori si ammalgano fra di loro fino a diventare una dimensione cosmica unitaria.

Da sapere
Dove:
a Genova in Liguria
Sede: Palazzo Ducale
Quando: fino al 15 febbraio 2009
Orario: martedì- domenica ore 9:00 - 19:00
Ingresso: Euro 8
Telefono: 0105574064

Macchie di luce I Macchiaioli e la fotografia a Firenze

DOVE: a Firenze
QUANDO: dal 4 dicembre 2008 al 15 novembre 2009

In una città come Firenze dove l'arte regna sovrana dal 4 dicembre 2008 al 15 novembre 2009 si potrà ammirare una mostra particolare dedicata all' arte dei Macchiaoli in rapporto all' uso della fotografia.
Un viaggio fra tele dipinte messe in contrapposizione con il nuovo strumento di quell epoca: la macchina fotografica, che animò la cultura artistica del Caffè Michelangiolo a Firenze.
Una mostra ispirata alla poetica della luce nella metà dell'Ottocento.
L'Ente Cassa di Risparmio di Firenze con il concorso del Polo Museale Fiorentino ed altre istituzioni hanno collaborato per celebrare l'arte di Giovanni Fattori nel centenario della sua morte. La Toscana vuole ricordare così il pittore della macchia e dedicargli varie iniziative.
La mostra Macchie di luce i Macchiaioli e la fotografia fa parte di queste ed è ideata dallo storico dell' arte Carlo Sisi e curata da Monica Maffioli, nata dalla collaborazione tra Ente Cassa, Fondazione Alinari e la Bibioteca Murucelliana di Firenze.
In mostra duecento opere tra fotografie (molte inedite) e dipinti. Saranno esposti alcuni quadri dei pittori più coinvolti come Fattori, Signorini e Odoardo Borrani, messi a confronto con una serie di fotografie di quel periodo.

Da sapere
Dove: a Firenze
Sede: Museo Nazionale Alinari della Fotografia
Indirizzo: Piazza Santa Maria Novella 14/A
Orario: tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 19:00
Prezzo: 9 euro, ridotto 7,50 euro
Info: tel 055 216310

mercoledì 12 novembre 2008

Giulio Cesare in mostra a Roma

DOVE: nel Chiostro del Bramante a Roma
QUANDO: dal dal 23 ottobre 2008 al 3 maggio 2009


Il Chiostro del Bramante a Roma ospita un interessante mostra dedicata a Giulio Cesare, protagonista assoluto dell' Antica Roma, artefice della potenza dell' impero romano.
All’arte figurativa è affidato il mito di Cesare e del cesarismo dall’età medievale al Rinascimento, fino al Neoclassicismo e ai primi decenni del Novecento, quando il cinema, attraverso filmati d’epoca, costumi di scena e scenografie, racconta la storia di Cesare.
La mostra riunisce per la prima volta documenti archeologici di grande importanza e immensa bellezza.
Si potranno ammirare affreschi, mosaici, sculture, gioielli, gemme e monete provenienti dai più importanti musei stranieri e italiani ( tra cui i Musei Capitolini, i Musei Vaticani, il Museo del Louvre, il Museo archeologico di Napoli, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, lo Staatliche Museum zu Berlin) e molti plastici realizzati per l'occasione usati per ricostruire la Roma di Cesare.
L' esposizione intende partire dal personaggio di Cesare e dal suo stretto contorno politico e culturale, toccando i momenti più importanti della sua ascesa: gli alleati avversari (come Crasso, Pompeo, Cicerone), le campagne militari che gli diedero gloria, l'avventura egiziana e l' incontro con Cleopatra la regina d'Egitto, l'ambiente artistico romano di quegli anni fino alla morte nel 44 a.C. con la successione al potere nelle mani del giovane figlio adottivo Ottaviano .

Da sapere
Dove: a Roma nel Chiostro del Bramante
Quando: dal 23 ottobre 2008 al 3 maggio 2009
Ingresso: Euro 10
Orario: martedì-venerdì 10:00-20:00 sabato e domenica 10:00-21:00
Info: Tel 0668809035
Come arrivare: da Nord A1 uscita Roma Nord; da Sud A1 uscita Roma Est

lunedì 10 novembre 2008

Palladio 500 anni la grande mostra

DOVE: a Vicenza Palazzo Barban de Porto
QUANDO: dal 20 settembre 2008 al 6 gennaio 2009

La mostra che ha sede a Palazzo Barban da Porto a Vicenza mette in evidenza il grande lavoro di Palladio, figlio del mugnaio che è riuscito a diventare il più grande architetto degli ultimi 5 secoli.
Materiale unico, ritrovato in oltre 80 musei e biblioteche europee in cinque anni di ricerche da parte di un equipe internazionale di studiosi provenienti da Italia, Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna e Stati Uniti .
Si potranno ammirare 78 disegni di Palladio mentre concepisce i suoi capolavori.
Nella mostra viene anche messo anche in evidenza il Palladio dimenticato e si può curiosare fra tutti i progetti da lui studiati ma mai realizzati come il Ponte di Rialto a Venezia, ville lussuose, il progetto di un nuovo Palazzo Ducale distrutto nell' incendio del 1577.
E per far conoscere il valore di questi maestosi lavori, gli esperti hanno realizzato più di 30 modelli tridimensionali che chiariscono lo sviluppo spaziale dei disegni su carta del Palladio.
Più di 40 dipinti daranno la possibilità di conoscere gli amici di Palladio ritratti da artisti famosi come Veronese, Tintoretto ma anche i suoi rivali come Jancopo Sansovini , architetto e scultore veneziano.

Da sapere
Dove:
Vicenza
Quando: dal 20 settembre 2008 al 6 gennaio 2009
Sede: Palazzo Barban da Porto
Orario: domenica- giovedì 9:30 - 19:00 venerdì e sabato 9:30-21:00
Ingresso: euro 10,00
Info: tel 199.199111
Come arrivare: A4 Milano Venezia, da entrambe le direzioni uscita a Venezia Ovest

Kunstmuseum di Berna


Conosciuto per la sua ampia produzione, il museo offre un interessante spaccato di pittura otto e novecentesca, costituito da importanti lasciati. In particolare va segnalato quello della Fondazione Paul Klee, che nel 1952, ha dotato la galleria di un notevole gruppo di lavori dell' artista (oggi ordinati in 12 sale).
Il legato Hermann e Margrit Rupf (1962) ha dato vita alla bella sezione cubista con Picasso, Braque e Gris.
Il Kunstmuseum è diviso in tre sezioni. La prima, dedicata all' arte moderna e contemporanea , ha inizio con i lavori dei pittori francesi impressionisti e post impressionisti.In particolare son ben rappresntati gli svizzeri Cuno Amiet, di cui il museo possiede quarantasei opere, Albert Anker (ventotto lavori), Böcklin e Ferdinand Hodler (sessantun dipinti).
La seconda ala raccoglie Picasso, Derain e Kandinskij (Rosso pesante 1924) e i pittori della avanguardie storiche (espressionismo, cubismo, astrattismo).
Della terza sezione fanno parte le ricerche americane del dopoguerra, dall' espressionismo astratto fino alla pop art. Di notevole interesse è anche la collezione di scultura che ripercorre le ricerche plastiche della metà del Diciannovesimo secolo fino ad oggi: dal decadentismo di Rodin e Maillol all' espressionismo di Barlach, dalla sintesi cubista di Laurens fino a Manzoni.

Curiosità
Nascita di una
collezione
Il primo museo di Belle Arti di Berna fu costruito nel 1809. Allora si chiamava Sala dell' antichità e si trovava nei locali dell' Università. Conteneva gessi di statue antiche e opere d'arte provenienti dalle collezioni statali.Il Kunstmuseum è stato ufficialmente aperto al pubblico il 9 agosto 1879. La collezione contava circa trecento opere, in buona parte di artisti bernesi attivi tra il XV e il XIX secolo.Oggi possiede più di duemila tele e oltre trentamila pezzi tra disegni e incisioni.

Da sapere
Indirizzo: Kunstmuseum Hodlerstrasse 8-12 Berna
telefono: +41 31 328 09 44

venerdì 7 novembre 2008

Da Rembrandt a Vermeer

DOVE: a Roma al Museo del Corso
QUANDO: dall 11 novembre 2008 al 15 febbraio 2009


La mostra Da Rembrant a Vermeer allestita a Roma al Museo del Corso è dedicata ad alcuni dei massimi protagonisti della storia della pittura fiamminga e olandese del Seicento.
Per questa esposizione sono stati raccolti 55 opere di grandissimi maestri come Rembrandt, Aart de Gelder, Frans Hals, Gerard ter Borch, Jan Vermeer, Pieter de Hooch e poi ancora Van Dych e Rubens.
La rassegna porta per la primo volta nel nostro paese una serie di opere d'arte dedicate all’intimità familiare della vita borghese e quindi una testimonianza dei valori sociali dell’Olanda del Seicento, in un contesto storico caratterizzato da grandi cambiamenti e trasformazioni.
L'esposizione è a cura di Berndt Lindemann direttore della Gemäldegalerie di Berlino mentre l' organizzazione è della Fondazione Roma.



Da sapere
Luogo: Museo del Corso a Roma
Indirizzo: Via del Corso 320
Orario: tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00
Prezzo: Intero euro 9,00 - ridotto 7,00

Sovrani nel giardino d' Europa. Pisa e i Lorena

DOVE: a Pisa
QUANDO: dal 20 settembre al 14 dicembre 2008

Nel meraviglioso Museo nazionale di Palazzo Reale a Pisa ha sede la mostra Sovrani nel giardino d' Europa. Pisa e i Lorena che si potrà visitare fino al 14 dicembre 2008.
Dipinti, disegni, statue, mappe e oggetti (circa cento opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Reale, dalla Galleria di Arte moderna di Palazzo Pitti, dal Museo del Louvre, dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, dal Museo di Palazzo Sternberg di Praga) documentano i luoghi, le feste, i rapporti con l’autorità religiosa, gli ordini cavallereschi e l’immagine del potere.
L'esposizione curata da Romano Paolo Coppine racchiude materiale cartaceo e documenti provenienti dall' Archivio di Stato di Praga oltre che i documenti dell' incoronazione praghese di Pietro Leopoldo e lo spartito originale dell' opera La Clemenza di Tito che Wolfgang Amadeus Mozart musicò nel 1791 per il re.
Da vedere anche reperti e disegni della spedizione archeologica di Ippolito Rossellini e Jean Francoise Champollion in Egitto e le tavole utilizzate nel Primo congresso degli scienziati italiani del 1839.
Lo scopo della mostra è quello di ricostruire il clima politico e culturale della città di Pisa sotto il governo lorenese (1737-1859).

Da sapere
Luogo: Museo nazionale di Palazzo Reale a Pisa
Orario: tutti i giorni ore 10-18
Prezzo: Intero euro 6,00

giovedì 6 novembre 2008

Il cioccolato dai maya al xx secolo

DOVE: a Alba (CN)
QUANDO: dal 19 ottobre 2008 al 18 gennaio 2009


La regione Piemonte in collaborazione con la Fondazione Ferrero presentano al pubblico dal 19 ottobre 2008 al 18 gennaio 2009 una grande mostra dedicata al cioccolato, passione tra le più diffuse e contagiose.
La mostra dal titolo Il cioccolato dai maya al xx secolo ha sede nella Fondazione Ferrero nella meravigliosa cittadina di Alba.
L'avventura del cioccolato ha inizio in tempi molto lontani nella foresta equatoriale.
Nella mostra un ambientazione suggestiva richiama proprio la giungla con i suoi odori, colori, reperti precolombiani e codici antichi che illustrano la lavorazione e la consumazione del cacao.
Gli Atzechi infatti lo consideravano il cibo degli Dei.
Arrivato in Europa intorno al XV - XVII secolo il cioccolato si diffuse prima in Spagna e poi in tutti gli altri paesi.
Amato e gustato in tutte le corti, nel 700 il suo consumo con la dolcificazione diventa alla moda. Col tempo, nessun nobile, borghese o religioso riesce a sottrarsi al piacere di una tazza di cioccolata. Le manifatture di tutta Europa da Meissen a Sèvres lavorano senza sosta per creare porcellane, servizi d'argento e cioccolatiere usate per servire il nettare afrodisiaco.
Anche i pittori di grande rilievo non rimasero indifferenti al prezioso ingrediente dipingendolo in diverse opere. La cioccolato della mattina di Pietro Longhi è un esempio visibile ad Alba.
Nel secolo successivo nacquero le prime industrie e la cioccolata si diffuse un po dappertutto non restando una prerogativa dei salotti. Si incominciò a servire nei caffè come bevanda o come tavoletta.
Insegne storiche, macchinari, film e immagini d’epoca danno la possibilità, nella sezione della mostra dedicata alle ottocentesche trasformazioni industriali, di vivere la magia della fabbrica del cioccolato.
Si possono ammirare i manifesti del primo novecento di Depero, Cappiello, Seneca fino ad arrivare ai personaggi del Carosello.
Un bellissimo percorso attraverso la storia, l'arte e i sapori che hanno fatto del cioccolato un ingrediente unico al mondo.

Da sapere
Luogo:
Fondazione Ferrero
Indirizzo: Strada di Mezzo 44 Alba (Cuneo)
Prezzo: gratuito
Orario: da martedì a venerdì 15:00 - 19:00
sabato, domenica e festivi 10:00-19:00
lunedì chiuso
Giorni di chiusura: 24, 25, 31 dicembre 2008 - 1 gennaio 2009
Telefono: 0173363480

mercoledì 5 novembre 2008

Picasso e i grandi maestri alla Galeries nationales du Grand Palais a Parigi

DOVE: alla Galeries nationales du Grand Palais a Parigi
QUANDO: fino al 2 febbraio 2009


Una mostra che è un vero inno all' arte, alla pittura e alla scultura!
Per gli amanti dell' arte e di Picasso non si può assolutamente perdere l'appuntamento con la mostra Picasso et les Maîtres alle Galeries nationales du Grand Palais a Parigi.
La mostra curata da Mari Laure Baernadac e da Anne Baldassari, direttrice del Musée National Picasso vuole evidenziare l'influenza che i grandi maestri come Tiziano, Goya, Manet e Renoir hanno avuto sulle opere del creatore del movimento cubista.
Monumentale per la qualità e la quantità dei capolavori esposti, la mostra offre ai visitatori più di 200 opere provenienti dalle collezioni più prestigiose del mondo.
L’impatto lascia senza fiato e ci si trova di fronte a centinaia di quadri dell' artista spagnolo messi a confronto con le analogie e le differenze dei quadri dei grandi maestri.
Le opere sono risalenti al periodo in cui, prima sotto la guida del padre José Ruiz Blasco e dopo durante gli studi accademici a La Coruna, Barcellona e Madrid, l'artista si dedicò all' imitazione dei grandi classici.
Per cui vi sono sale dedicate agli autoritratti, alle nature morte, all’uso dei colori, a determinati eventi mitologici o storici .
Dai soggetti allegorici alle riproduzioni di Velázquez, Rembrandt, Tiziano, alle variazioni su Delacroix o Manet, un Picasso inedito che riprende l'arte del passato ma la trasforma, la rimodella, la interpreta con una vera e propria innovazione.
Lasciano senza fiato le variazioni fatte da Picasso a Las Maninas di Diego Velázquez, (capolavoro della fine del seicento) che affascinò molti artisti, fra cui Manet e che suggestionò anche l'artista che dal 1957 dedicherà diverse sue opere al soggetto in questione. Visitatela!

Da sapere
Indirizzo Galeries nationales du Grand Palais a Parigi 3 avenue du Général Eisenhower
Orario lunedì mercoledì e da venerdì e domenica 10-22, giovedì 10-20, chiuso il martedì

Tour del teschio di Damien Hirst

DOVE: al Rijksmuseum ad Amsterdam
QUANDO: dal 1 novembre al 15 dicembre 2008


L'opera d'arte più costosa del mondo interamente ricoperta di diamanti si appresta a un tour internazionale partendo dalla città di Amsterdam in Olanda.
Sarà ospite al Riijksmuseum dove il suo creatore Damien Hirst, un giovane artista brittanico, ha operato una scelta di quadri del 700 del museo, un memento mori tra cui nature morte dell' arte olandese per fare da cornice alla sua preziosissima opera.
For the Love of Good (1997) è il suo nome e rimarrà in mostra dal 1 novembre al 15 dicembre 2008.
L'opera è il calco di un cranio in platino rivestito da 8601 pietre preziose mentre i denti sono veri. Sulla fronte è posta una grande pietra rosa centrale, da oltre quattro milioni di sterline.
Il valore complessivo dell'opera è di cinquanta mila sterline, equivalenti a circa 75 milioni di euro.

Da sapere
Rijksmuseum Tel 0031 (0) 20 6747000

lunedì 3 novembre 2008

Van Gogh disegni e dipinti a Brescia

DOVE: al Museo di Santa Giulia di Brescia
QUANDO:
dal 18 ottobre 2008 al 25 gennaio 2009

Ha l' ambizione di svelare i segreti più intimi di Vincent Van Gogh questa mostra che ha sede nella città di Brecia al Museo di Santa Giulia.
Una raccolta di disegni e acquerelli su carta che rappresentano gli abbozzi, gli schizzi di quelli che poi sono divenuti famosissimi in tutto il mondo.
Progetti affiancati nell' esposizione da 15 quadri fatti pervenire da i più importanti musei del mondo.
La maggior parte delle opere arrivano dal Kroller Muller Museum di Otterlo in Olanda, uno dei posti che contiene la raccolta delle opere più vasta di Van Gogh. Duecento disegni e cento dipinti collezionati da Helene Kroller Muller e da suo marito.
La collocazione dell' esposizione di Brescia non è casuale ma ripercorre le varie tappe del percorso artistico di Vincent.
Mostra dedicata al Van Gogh più segreto e intimo, quello impegnato nell' appuntare le proprie emozioni, gli scorci, i volti, tutto ciò che poi sarà espresso attraverso la sua grandissima pittura.



Da sapere
Indirizzo Museo di Santa Giulia Via dei Musei, 81 25121 Brescia
Orario Da lunedì a giovedì e domenica ore 9-19 Venerdì e sabato ore 9-20
Chiuso 24, 25, 31 dicembre 2008 1 gennaio 2009 ore 11-19
Prenotazioni e info Tel +39 0422 429999
Prezzo Intero euro 10,00 Ridotto euro 8,00

La Pinakothek der Moderne di Monaco

La Pinakothek der Moderne di Monaco è stata inaugurata nel 2002. Fino a 2 anni prima era conosciuta come Staatsgalerie moderner Kunst, alle dirette dipendenze delle collezioni statali bavaresi .
Come tale era ospitata nell'ala Ovest della Haus der Kunst, imponente edificio voluto da Hitler per celebrare, invece, la genuina "Deutsche Kunst" (arte tedesca).
Oltre a pittura, scultura, fotografie e video della "Staatsgalerie Moderner Kunst" (la raccolta grafica statale), si presenta la "Die Neue Sammlung" (nuova collezione) con esempi di design e artigianato, le collezioni dell'Università Tecnica di Monaco incentrate sull'architettura tedesca del '900 e per finire la "Staatliche Graphische Sammlung" (raccolta grafica statale) con alcune preziose testimonianze dell'arte tedesca, olandese e italiana.
Il nucleo di partenza della galleria era costituito dalla collezione privata di Ludwig I, re di Baviera, raffinato amatore d'arte che aveva raccolto una quantità notevole di dipinti e sculture.Con la fine del suo regno i lavori dei maestri dell' Ottocento confluirono nel Neue Pinakothek, mentre quelli del Novecento nell' odierna Galleria.Su una superficie di circa 3000 metri quadrati sono oggi esposti quasi 250 dipinti, sculture e disegni di oltre 130 artisti.
Le collezioni sono state ricostruite dopo il 1945 partendo da solo sei opere, le uniche sopravvissute al nazismo: un dipinto e una scultura di Matisse, due tele di Lovis, Corinth, Tirolo (1914) di Franz Marc e un quadro di Kokoschka.
In breve tempo sono però confluiti nella galleria numerosi capolavori di artisti contemporanei, tra cui le opere di Beckman della donazione Günther Franke, i lavori della Brücke e del Blau Reiter della fondazione Markus e Martha Kruss e i dipinti surrealisti donati da Theo Wormland.La punta di diamante della sezione dedicata alle ricerche degli ultimi anni è rappresentata dalle installazioni di Beuys e dalle opere di Baselitz, Polke, Richter, Palermo.
Un altra sezione della galleria ospita espressionismo astratto, pop art e minimal art.
Degli italiani sono presenti Casorati, Carrà, Aligi Sassu (gli argonauti, 1931), Umberto Boccioni (Volumi orrizzontali 1912), Emilio Vedova, Mario Merz, Domenico Gnoli (La scriminatura dei capelli).

Da sapere
Indirizzo
Pinakothek der Moderne Barerstraße 40
8033 Monaco
Telefono +49(0)89 23805360

giovedì 30 ottobre 2008

Turner e l' Italia

DOVE: a Ferrara nel Palazzo dei Diamanti
QUANDO: dal 16 novembre 2008 al 22 febbraio 2009


Ferrara dal 16 novembre 2008 al 22 febbraio 2009 ospiterà nel Palazzo dei Diamanti la Mostra d'arte intitolata Turner e l' Italia, dedicata al pittore romantico Joseph Mallord William Turner e al rapporto che l' artista aveva con il nostro paese.
Turner fu l' artefice di una vera e propria rivoluzione pittorica creando una pittura innovativa intrisa di colori e luci cercando di catturare la natura attraverso spazi nuovi che spianò la strada a correnti moderne di fine Ottocento.
Nella formazione della sua arte, l 'Italia ebbe un aspetto importante e di alto rilievo. Nella mostra si potranno ammirare acquerelli che ritraggono scenari montuosi della Gran Bretagna e vedute di paesaggi italiani dipinti dal giovane artista prima di visitare il nostro paese.
Le opere mettono in risalto come il pittore fosse particolarmente interessato agli artisti del passato ma anche la sua grande passione per la pittura di paesaggio inglese contemporanea di Robert Cozens e Richard Wilson.
Il percorso espositivo offre ai visitatori una serie di quadri e opere su carta in cui Turner descrive le sensazioni che provò durante l viaggio che fece nel 1802 attraverso la Francia che lo portò per la prima volta nel nostro paese.

Da sapere
Dove: a Ferrara nel palazzo dei Diamanti
Orario: Lunedì- Domenica 9:00-19:00
Telefono: 0532 244949
Ingresso: 10 euro ridotto 8 euro
Come arrivare: A 13 Bologna - Padova
uscite: Ferrara Nord, Ferrara Sud

Vienna Österreichische Galleria Belvedere

Il Belvedere di Vienna è costituito da due castelli, Belvedere inferiore e Belvedere superiore, posti l'uno di fronte all' altro e circondati da uno splendido giardino.
L' intera struttura fu realizzata dall' architetto Lucas von Hildebrand tra il 1714 e il 1723, come residenza estiva del famoso condottiero e uomo di stato Eugenio, principe di Savoia.Oggi ospita la Österreichische Galerie, la cui sezione di arte moderna è divisa tra la Prunkstall (stalla di gala) e il Belvedere Superiore. Nella Prunkstall sono esposti un gruppo di ritratti e paesaggi di Kokoschka oltre ad opere espressioniste, tra cui
il capolavoro di Munch Notte d'estate sulla spiaggia.Ma il nucleo principale della raccolta è situato nel Belvedere Superiore. Qui l'esposizione offre un panorama completo dell' arte austriaca del neoclassicismo ai giorni nostri, con un particolare riguardo per le opere di inizio secolo, dalla Secessione all' impressionismo. Tra gli autori più rappresentativi Gustav Klimt, Carl Moll, Richard Gerstl, Max Oppenheimer, Egon Schiele, Moser Faistauer. La collezione comprende anche impressionisti e post impressionisti francesi (Manet, Monet, Cézanne, Renoir e Van Gogh).

Curisità
Oskar Kokoschka (1886-1980), pittore austriaco, fu amico di Klimt, a cui dedicò le sue prime incisioni. Ammiratore di Munch e dei fauves, si accostò ai gruppi radicali , tra cui il Die Brücke, subendone l' influenza e accostandosi sempre più all' area espressionista.Dagli anni venti la sua opera si allontanò progressivamente dall' analisi psicologica per privilegiare paesaggi e vedute di città secondo un acceso neoimpressionismo. Tra le opere esposte al Belvedere, Porto di Praga (1936).

Da sapere
Indirizzo Österreichische Galerie, Prinz Eugen Strasse 27 Vienna
telefono 00431 79557112
sito web http://www.belvedere.at

martedì 28 ottobre 2008

Lo studio di Pelizza da Volpedo

Lo studio collocato nella periferia occidentale del paese di Volpedo è tornato all' aspetto originario a seguito di attenti restauri eseguiti tra il 1990 e il 1994.Consiste in unico ampio locale che Pelizza fece costruire di fianco alla propria abitazione a incominciare dal 1888.Nel 1896 l'ambiente venne ingrandito e dotato di un grande lucernaio per il quale il pittore stesso aveva preparato i disegni.Nel 1966 le figlie Maria e Nerina lo donarono al comune di Volpedo affinchè venisse aperto agli studiosi e al pubblico a scopo di istruzione.Fu allora che venne costruita l'attuale rampa di accesso dall' esterno, mentre originariamente l'ingresso al locale avveniva direttamente dall' abitazione.
Nello Studio sono conservati gli strumenti da lavoro, gli oggetti di uso quotidiano, i libri, il cospicuo epistolario e alcune opere significative del pittore di Volpedo, tra le quali emergono il ritratto del padre e della madre, un autoritratto a olio giovanile e un altro della maturità a carboncino conté su tela, in stretta relazione con l'Autoritratto degli Uffizi, nonchè due veline di preparazione al Quarto Stato.Lo Studio raro esempio di atelier ottocentesco a perto alla fruizione pubblica, si presenta oggi non soltanto come un contenitore prezioso delle memorie di Pelizza, ma come un ambiente vivo in grado di aiutare il visitatore a comprendere nel profondo la sensibilità, i toni e la cultura del pittore di Volpedo.

Da sapere
Orario: Maggio - Settembre Sabato e Festivi ore 16:00-19:00 Ottobre - Aprile Sabato e Festivi ore 15:00-17:00.
Indirizzo: via Rosano 3 Volpedo (AL)Per visite infrasettimanali telefonare al N.0131-80495

Teatro Museo Dalì a Figueras

Ricavato nell'antico teatro municipale della sua città natale, questo museo conserva e rappresenta il sogno surrealista di Salvator Dalì (1904-1989).L'edificio dove l'artista catalano espose per la prima volta all'età di 14 anni, risale al 1849 e subì danni ingenti in un incendio durante la guerra civile (1939).Abbandonato negli anni successivi, non fu ricostruito finchè Dalì, non lo scelse come sede per la sua esposizione personale.Inaugurato nel 1974, conserva la maggior parte delle sue opere oniriche insieme a quelle di altri autori come greco, Fortuny, Urgell, Meissonier, Fuchs e Gerard Don.
La varia ed eccentrica personalità del maestro si rivela e stupisce non solo nei suoi originali lavori ma anche nella bizzarra architettura del museo, con interi ambienti in tromp-l'oeil o con la sala del teatro dominata da una geodetica cupola in pexiglas e da una grande struttura metallica ribaltabile, o ancora con il soffitto di una delle principali sale ispirato alla mitologia di Ampurdan. La collezione, che dal quarto piano, scende verso il pianterreno, segue il cammino artistico del pittore attraverso le sue diverse fasi:cubista, classicista e surrealista, la più rappresentata, dal 1921 al 1930.Tra le numerose opere esposte si possono ammirare El espectro del sex-appeal, 1932, Los atletas cosmicos, La cesta del pan, 1945, e Leda Atomica, 1949, che appartiene al periodo cosidetto nucleare o atomico.

Curiosità
FANTASIE SURREALISTETra gli oggetti e i montaggi tipici di Salvator Dalì, non si può perdere in bronzo del 1964 che raffigura la famosa Venere di Milo con cassetti, come il sofà a forma di labbra, la versione tridimensionale, del quadro Retrato de Mae West para ser utilizado como sla de estar, e ancora El taxi lluvioso, una Cadillac dove i passeggeri vengono bagnati dalla pioggia.
Da sapere
Indirizzo:
Teatre Museu Dalì Plaza Gala Dalì 5 Figueras
Telefono: 003472 511800
Fax: 00472 5016666

Museo Munch a Oslo

Munch è il pittore che, insieme al drammaturgo svedese August Strindberg, ha meglio scavato nella condizione psicologica dell'uomo del nostro tempo, anticipando tematiche tipicamente esistenziali.
La luminosità tutta nordica delle sue opere è stata celebrata dalla città di Oslo nel 1963, quando fu inaugurato il museo a lui dedicato. in esso sono raccolti millecento dipinti (tra cui il Grido, 1893, Angoscia, 1894, e Autoritratto con gessetto, 1943) e diciottomila tra i disegni , incisioni, sculture, lettere e documenti diversi.Di questa ingente collezione sono esposti a rotazione centocinquanta dipinti e una scelta di circa trecento altri pezzi (disegni, incisioni e sculture) . Attorno al Munch Museet è possibile seguire una visita guidata.
Il tour, proposto giornalmente, dura circa tre ore: parte alle 11 di mattina dalla piazza di fronte all' Università e tocca i luoghi legati all' infanzia e alla giovinezza dell'artista, tra cui il Pultosten, un edificio affacciato sulla piazza del Parlamento, dove lo studente Edvard Munch, aveva affittato uno studio (conducendo la vita del bohémien ).
Il percorso continua quindi con la Nasjionalgalleriet e si coclude al Munch Museet.
Qui il visitatore può godere di una completa panoramica dell'opera di uno dei fondatori della corrente espressionista dell'arte contemporanea.
NB: Il Museo resta chiuso durante alcuni periodi dell'anno causa lavori di allestimento mostre.

Curiosità
Quando mori', il 23 gennaio 1944 Edvard Munch lasciò alla città di Oslo tutte le sue opere .
Era un enorme patrimonio di dipinti , disegni e incisioni custoditi nella sua amata casa di Ekely. Qui l'artista visse per molti anni , lavorando nei diversi studi che si era fatto costruire, al chiuso e all' aperto, disseminati nel verde circostante.Non aveva cura delle sue opre, le lasciava fuori per mesi esposte alle intemperie , convinto che l'acqua, la neve e il gelo facesse maturare le sue pitture. Egli stesso considerava il trattamento fatto subire ai suoi lavori "una vera cura da cavalli" .

Da sapere
Indirizzo: Tøyengata 53 - 0578 OSLO NORWAY
Telefono +47 23 49 35 00Fax +47 23 49 35 01

Da Corot a Picasso e Da Fattori a De Pisis

DOVE: a Peugia nel Palazzo Baldeschi al Corso
QUANDO: dal 15 settembre 2008 al 15 gennaio 2009


La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia propone, nelle splendide sale di Palazzo Baldeschi al Corso, un confronto tra due grandi " gusti collezionistici", quello degli americani Duncan e Elisa Phillips, e quello del piacentino Giuseppe Ricci Oddi.Il doppio titolo dell' esposizione perugina Da Corot a Picasso e Da Fattori a De Pisis richiama appunto i due ambiti principali che improntano le due raccolte.
Dagli Stati Uniti approderà , infatti, a Perugia una selezione di grandi opere dei maggiori maestri dell' Impressionismo e delle avanguardie europee del Novecento, tra cui Corot, Courbet, Manet, Degas, Monet, Bonnard, Van Gogh, Cézanne, Modigliani, Kandinsky, Braque, Picasso.
Nella mostra i maestri saranno posti a confronto con i protagonisti dell' arte italiana tra Ottocento e Novecento tra cui Fattori, Casorati, Campigli, De Pisis.Palazzo Baldeschi al Corso con questa iniziativa si conferma come sede di alcune delle più importanti e apprezzate rassegne d'arte in Umbria.

Da sapere
Orario: lunedì-domenica dalle ore 11:00 alle ore 18:00
Ingresso: Euro 8
Prenotazioni: Tel 199.199.111
Come arrivare: da nord A1 uscita Valdichiana, da Sud A1 uscita Orte, da nord est SS E45 Cesena- Orte uscita Perugia

I Gonzaga delle nebbie

DOVE: a Rivarolo Mantovano
QUANDO: dal 13 settembre 2008 al 30 novembre 2008


Apre il 13 settembre la grande mostra al Piano Nobile del Palazzo Pubblico di Rivarolo Mantovano che racconterà i protagonisti e le vicende della dinastia cadetta dei Gonzaga.
I Gonzaga delle nebbie. Storia di una dinastia cadetta tra Oglio e Po racconterà protagonisti e vicende della dinastia dei Gonzaga che dominò la terra tra i due fiumi a partire dal 1474.
L' itinerario di visita è diviso in tre sezioni: la prima è costituita dalla Sala delle Città con mappe o vedute antiche delle città dominate dai Gonzaga oltre a dipinti e incisioni con scorci o visioni di insieme o delle stesse.La seconda proporrà una sequenza di dipinti, sculture, medaglie, incisioni riguardanti i Gonzaga di Rivarolo, Gazzuolo, Bozzolo e San Martino.La mostra idealmente continua nel territorio con visite ai luoghi dei Gonzaga che coinvolgono Sabbioneta ma anche le altre località che conservano testimonianze importanti dei "Gonzaga delle Nebbie".

Da sapere
Orario: lun- dom dalle 10:00 alle 19:00INGRESSO: 5 euro, 3 euro ridotto
Info e Prenotazioni: tel 0376 958144
Come arrivare: A22 uscite di Mantova Nord, Mantova Sud, poi SS10

lunedì 27 ottobre 2008

Museo Segantini a St. Moritz

Il museo è stato inaugurato nel settembre del 1908, a nove anni dalla morte di Giovanni Segantini, divisionista italiano. Accoglie la più importante collezione di opere di Segantini, in tutto una cinquantina.Del periodo italiano, dagli studi presso l'Accademia di Brera al trasferimento in Svizzera (1875 -1886), sono presenti le prime opere dal gusto ottocentesco: i colori tenebrosi de La benedizione delle pecore (1884) e la luce appena accennata de La vacca nella stalla (1882-83), motivo in seguito ripreso ne Le due Madri (1889, Milano Galleria civica d'arte moderna).La raccolta prosegue con i primi dipinti divisionisti ( Il capriolo morto, 1892), le innumerevoli nature morte e i disegni improntati alla serenità della vita campestre brianzola (Il pastore addormentato, 1882, e Il pifferaio 1885-87).Sono inoltre esposti i principali quadri concepiti a Savognin, il paese svizzero dove Giovanni Segantini rimase fino al 1894: La tosatura (1886-87), Il bagno del bimbo (1886-87), Ritratto di morto (1886) e La raccolta del fieno (1889-98). Il Trittico delle Alpi è il nucleo centrale del museo.La vita, La natura, La morte (1894 - 1899) sono le opere a più alto contenuto simbolico.
Segantini le realizzò negli ultimi anni di vita, tra Savognin (dove portò a termine La Vita) e nel silenzio dell' alta montagna, sul passo del Maloja.In quei luoghi è stato tracciato un sentiero segantiniano, con le indicazioni dei luoghi dove l'artista dipingeva.

Curiosità
L'edificio a cupola costruito in sassi grezzi è situato ai margini di Sankt Moritz.
E' stato concepito per esporre le opere di Segantini, in particolare il Trittico della Montagna.
Sul Maloja sorge ancora oggi una piccola rotonda in legno: l'atelier.
Il maestro utilizzò questo piccolo ambiente, oltre che per dipingere, come biblioteca: da pochi anni nel minuscolo spazio sono esposti disegni, schizzi, fotografie, lettere e altre testimonianze.
La casa è rimasta di proprietà della famiglia.

Da sapere
Indirizzo:
Via Somplaz 30 CH 7500 St. Moritz
Telefono: Tel +41 81 833 44 54

Mostra Correggio a Parma

Resterà nella storia come la più ampia mostra dedicata ad Antonio Allegri, detto il Correggio.
Dal 20 settembre 2008 al 25 gennaio 2009 è allestita alla Galleria nazionale di Parma e in altre location, come la Camera della Badessa in San Paolo, il monastero di San Giovanni Evangelista e la Cattedrale, la grande mostra dedicata al Correggio, con tutte le opere più importanti dell' artista, provenienti da musei di tutto il mondo.
L'evento curato da Lucia Fornari Secchi, propone anche un itinerario per scoprire le opere di altri maestri del rinascimento che operano nella zona.Una mostra superba, parte di un percorso emozionante che porterà ad ammirare tre capolavori assoluti del Correggio: i sontuosi cicli affrescati nella Cupola della Cattedrale, quelli nelle due cupole del Monastero di San Giovanni Evangelista e il sublime insieme rappresentato dalla Camera della Badessa in San Paolo.
Sarà inoltre possibile salire sino alla cupola della cattedrale e a quella di San Giovanni, grazie a impalcature che saranno allestite per l'occasione e offriranno l'opportunità da apprezzare da vicino i due capolavori e le pennellate del pittore della luce.

Amico Aspertini 1474-1552. Artista bizzarro nell’età di Durer e Raffaello

DOVE: Pinacoteca Nazionale di Bologna
QUANDO: 27 settembre 2008 al 11 gennaio 2009


La mostra "Amico Aspertini 1474-1552. Artista bizzarro nell’età di Durer e Raffaello", sarà aperta dal 27 settembre 2008 fino a gennaio 2009 nella Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La mostra sarà la prima interamente dedicata alla personalità del pittore bolognese; la sua attività, infatti, fu così varia e da toccare i campi della pittura, della scultura, della miniatura, del disegno, dell’incisione e dell’illutrazione libraria.L' esposizione, inoltre, offrirà un’accurata selezione di opere degli artisti, italiani e stranieri, con i quali egli venne a contatto, offrendo una panorama artistico di ciò che di significativo si produceva in Italia e in Europa in quegli anni.

Da sapere
Data Inizio:
27/09/2008
Data Fine: 11/01/2009
Costo del biglietto: € 10 Riduzioni: €8 - €4
Città: Bologna
Luogo: Pinacoteca Nazionale
Indirizzo: via Belle Arti
Orario: orario 9-19 chiuso lunedì
Telefono: 051 4209411

Fondation Maeght a Saint Paul de Vence Francia

La Fondation Maeght non è solo un museo ma un centro di manifestazioni culturali nato dal' esoerienza vissuta dai suoi creatori, Aimé e Marguerite Maeght.
Amante della musica e delle arti, Aimé Maeght con la moglie Marguerite giungono alla svolta della loro vita dopo l'incontro con Pierre Bonnard, avvenuto nel 1941. Grazie ai consigli del pittore decidono di dedicarsi esclusivamente al mercato e all' editoria d' arte.
Nel 1943 conoscono Henri Matisse, che negli anni eseguirà diversi ritratti di Marguerite e manterrà con loro un ottimo rapporto di amicizia.
Proprio una personale di Matisse inaugurà la Galerie Maeght di Parigi, nel 1945.
Da allora si susseguono grandi nomi: Chagall, Braque, Miró, Giacometti. Il tutto in nome della qualità piuttosto che di una tendenza. Nel 1953 alla morte del figlio, i coniugi Maeght si ritirano presso Vence, dove restano fino al 1977, quando muore Marguerite, seguita da Aimé nel 1981.
La sua collezione riunisce sculture, ceramiche, pitture, disegni e grafiche seriali di decine di artisti del XX secolo.
Troviamo così Valerio Adami, Arp, Pierre Bonnard, Alexander Calder, Christo, Derain, San Francis, Naum Gabo, Kandinskij, Kelly, Wifredo Lam, Fernand Léger, Zadkine.
Oltre a questa cospicua raccolta che sposta a rotazione, la fondazione organizza in piena autonomia finanziaria e decisonale, mostree temporanee di interesse internazionale, aperte ai maestri della tradizione e ai giovani esordienti e sconosciuti.

Curiosità
La costruzione è opera dell' architetto Joseph Lluis Sert, ma molti artisti hanno contribuito con opere pesante appositamente: il Labirinto di Miró, costellato di sculture e ceramiche, i mosaici di Chagall e Talt Coat, che ha realizzato anche il muro di cinta. Si possono ancora ammirare le decorazioni di una vasca di Braque, le vetrate di Ubac, una fontana di Bury, alcune sculture di Alberto Giacometti, collocate nel giardino e le porte d'ingresso realizzate dal fratello Diego.

Da sapere
Indirizzo: Fondation Marguerite et Aimé Maeght Saint Paul de Vence
tel 0033 93328163

venerdì 24 ottobre 2008

Omaggio a Delleani

Lorenzo Delleani, di Pollone (Biella) è stato uno dei più originali pittori dell' Ottocento Italiano. A cento anni dalla morte del pittore Lorenzo Delleani, il Piemonte dedica all' artista tre mostre e un itinerario, allestito nei suoi luoghi natali, proprio nel comune di Pollone.
Le tre mostre invece sono in programma a Palazzo Bricherasio a Torino, a Biella al Museo del territorio Biellese e al Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo. La Dellani Card consente di visitare tutte le esposizioni.

Delleani e il suo tempo
Mostra allestita nelle sale di Palazzo Bricherasio di Torino.
Dal 26 settembre 2008 al 18 gennaio 2009. L’esposizione offre allo spettatore una vasta rilettura dell' epoca cui Delleani visse, attraverso l’analisi delle maggiori personalità artistiche della scena piemontese tra il 1860 e il 1908.

Delleani e il cenacolo di Sofia Cacherano di Bricherasio
Mostra allestita A Castello di Miradolo (una delle sedi della Fondazione Cosso) dall’ 11 ottobre 2008 all’ 11 gennaio 2009
L’esposizione è dedicata ad alcuni allievi di Delleani e alla figura artistica della contessa Sofia Cacherano di Bricherasio. Si possono inoltre osservare una serie di opere della contessa Sofia, di Delleani, di Bistolfi e lavori di esponenti della “Scuola di Rivara”.

Delleani. La vita e le opere
Mostra allestita al Museo del Territorio Biellese a Biella
dal 28 settembre 2008 all’ 11 gennaio 2009, Biella dedica all' artista la mostra Delleani La vita e le opere che ripercorre la produzione artistica attraverso il tema del paesaggio, dell’eredità artistica lasciata ai propri allievi e della fortuna che conobbe la sua produzione, da subito apprezzata dal collezionismo locale.

Itinerario Delleani Mostra en plein air
Il paese di Pollone, che diede i natali a Delleani, rende un omaggio al maestro allestendo un itinerario artistico dove presenta alcune delle opere più importanti del pittore attraverso circa 700 metri quadri di stampe giganti. Visibile per tutto il 2009, la mostra è un percorso atrraverso i luoghi simbolo del paese biellese.

giovedì 23 ottobre 2008

Musée Royaux des Beaux Arts a Bruxelles

Il primo nucleo della collezione risale al 1834, con un dono dello Stato al Museo di Bruxelles.Ad esso si aggiunse un lascito di 17 opere del re Guglielmo.
L'insieme è stato denominato, per decreto reale del 31 marzo 1846, Museo Reale di pittura e scultura del Belgio.Nel 1954 l' ex palazzo reale viene demolito per far posto alla Biblioteca Reale Alberto I, da cui l'occasione per ricostruire il museo, terminato nel 1984, e dedicare un intera sezione all'arte moderna.
Oggi il museo occupa due edifici collegati da un passaggio sotterraneo; un ala ospita la collezione di arte moderna e contemporanea, e si articola su undici piani, di cui otto sotterranei e tre superiori destinati alle esposizioni temporanee.

Al piano terra l'arte del XIX secolo; i primi tre piani inferiori ospitano le acquisizioni recenti e i disegni, al quarto sono esposti 15 lavori di James Ensor; nel quinto e sesto, espressionisti, cubisti e surrealisti, con opere di Magritte; agli ultimi due piani l'arte del secondo dopoguerra, il neorealismo, il gruppo Cobra, la nuova figurazione, l'astrattismo e la giovane pittura belga, con Jan Vercruysse e i suoi procedimenti di foto - meccanica.La sezione moderna e contemporanea vanta anche La Musica Russa di Ensor e Lo straniero di Permeke.
Da non perdere il nucleo originale ottocentesco, con le quasi cento tele di Constantine Meunier, rappresentante del verismo in Belgio, e Fréderic, altro grande pittore belga.

Curiosità
Rue Jan van Volsem 69) è situato in un sobborgo di Bruxelles e ospita importanti quadri, sculture e manifesti che testimoniano l'evoluzione dell'arte moderna, con particolare attenzione a quella francese e a quella belga.Nelle sale sono presenti soprattutto opere di David, Delacroix, Géricault, Rousseau, Courbet, Boulanger, Artan, Monticelli, Berthe Morisot.
Anche qui sono esposti lavori di Leon Fréderic, tra cui l' Atelier, del 1886.


Da sapere
Indirizzo: Rue du Musée 91000 Bruxelles
Telefono: 32.(0)2.508.32.11
Fax: 32.(0)2.508.32.32

Casa Museo René Magritte a Bruxelles

Un museo da non perdere se si è in visita a Bruxelles è quello dedicato al pittore belga René Magritte.
Collocato in un quartiere periferico della città, offre al visitatore un atmosfera unica e ricca di energia.
E' singolare il fatto che bisogna suonare per entrare e dietro la porta ci si trova in una vero e proprio appartamento, con il parquet in legno, dove si devono indossare delle strane "babbucce" per non rovinarlo .
Il museo si trova nella casa in cui il pittore surrealista visse e lavorò per 24 anni insieme alla moglie Georgette ( dal 1930 al 1954).
Al primo piano si può visitare l' appartamento ammobiliato composto da varie stanze fra cui il salotto, il bagno e la cucina dove il pittore dipingeva e accoglieva i suoi amici surrealisti.All' esterno, nel giardinetto dell' abitazione si trova l'atelier dove Magritte lavorava ai suoi lavori grafici.Salendo le scale, ai piani di sopra sono esposte alcune opere originali e centinaia di oggetti personali e documenti. In tutto 19 stanze sono accessibili al pubblico.
La casa di Magritte fu il quartier generale dei pittori surrealisti belgi e l' artista vi realizzò la metà della sua produzione artistica.
Visitando le camere dell' appartamento, lo spettatore si rende conto delle tante analogie fra la casa e i suoi quadri. Era uso di Magritte, infatti, prendere in prestito "oggetti" dal suo ambiente e riportarli sulle sue tele e pertanto, un'attenta osservazione della sua casa può attirare l'attenzione del visitatore.
La finestra del salotto appare in una gran serie di suoi quadri e due di questi sono "La condizione umana" e "Le Monde invisibile".
Il camino posto nello stesso salone richiama invece l'opera "La Durée poignardée" dove un treno esce proprio dal camino che si può vedere nel suo appartamento.Sono presenti inoltre molti altri oggetti che rivedrete nei suoi quadri.
Divertitevi a cercarli!!

Da sapere
Indirizzo: René Magritte Museum Rue Esseghem 1351090 Brussels Belgium
Tel.: + 32 2 428 26 26

Galleria Tretjakov a Mosca

La storia
La Galleria fu aperta nel 1856 e voluta per iniziativa di due facoltosi industriali tessili, Pavel Michailovic e Sergej Michailovic Tretjakov.
Oggi ospita 95 mila pezzi tra disegni, dipinti, sculture e icone, compresi molti ritratti di musicisti e artisti, che costituiscono la più importante collezione d'arte russa del Paese.
Nel 1918 la Galleria viene nazionalizzata e dichiarata "bene dello Stato", e comincia ad arricchirsi di opere confiscate alle collezioni private.
Alcuni pezzi sono confluiti anche nella straordinaria raccolta di icone del XII secolo presentate nelle prime sale, all' inizio della visita, e una nuova sezione, dedicate alle icone del Seicento che si aggiunse a quella, del pittore Ostrovchov, donata nel 1929.
Nelle sale successive, il ritratto di Tolstoj di Ivan Kramskoy, lavori di ispirazione impressionista di Valentin Servor e tele di Ilja Repin, artista attivo fra 800 e 900, di cui si segnalano il ritratto del compositore Mussorgsky e la Processione religiosa a Kursk.
Grazie al disgelo alla perestrojka, nel corso degli anni 80 fluisce nella collezione molta dell' avanguardia russa, un tempo arte proibita: Malevic, Popova, Filonov, El Lissitzky e Kandinsky, che si aggiungono alla sezione del realismo socialista, rappresentato da opere di Dejneka, Pimlenov, Serov e altri.
Chiusa per interventi di ristrutturazione nel 1987, la galleria ha riaperto la primavera scorsa ampliando la raccolta con un nuovo padiglione tutto dedicato all' arte sovietica.

Curiosità
I pittori ambulanti
Un corpus unico al mondo di tele a contenuto pedagogico e sociale realizzate per mostre itineranti.
E' la collezione dei cosiddetti pittori ambulanti , cenacolo nato nel 1871 per far conoscere l'arte del popolo russo.
In Pavel Michailovic Tretjakov, gli ambulanti trovarono un vero mecenate; nelle sale 11 e 12 sono visibili oltre al celebre ritratto di Dostoevski di Vasilij Perov, scene di vita contadina e bozzetti rurali di I. Kramskoy, N. Yaroshenko, V. Maximov.



Da sapere
Indirizzo: Galleria Tretjakov Lavrushinsky, 10 Mosca
Sito web:
http://www.tretyakov.ru/

Giuseppe Pelizza da Volpedo

Giuseppe Pelizza nasce a Volpedo nel 1896 da una famiglia di piccoli proprietari terrieri.
Agli inizi degli anni novanta, completa la formazione attraverso esperienze molto alte in alcune fra le più importanti accademie del tempo (Brera a Milano, L'Accademia di San Luca e l' Accademia di Francia a Roma, quella di Fattori a Firenze, la Carrara a Bergamo, la Ligustica a Genova), decide di vivere e lavorare stabilmente a Volpedo e di allestire il proprio
atelier in un rustico adiacente all' abitazione.
Sulla base di una matrice di impianto verista, la sua ricerca pittorica si infittisce nella prima metà degli anni novanta dal punto di vista formale: il confronto con gli esiti contemporanei di Segantini, Previati e Morbelli, cui sarà legato da profonda amicizia, e soprattutto il dibattito con Nomellini lo indurranno a sperimentare e poi a sposare la tecnica divisionista.


Il cerchio degli affetti familiari si salda nel matrimonio con Teresa Bidone nel 1892 e nella nascita delle due figlie Maria e Nerina.
Tutta la prima metà degli anni 90 è impegnata nella definizione della tecnica, che viene sperimentata già nel 1893 in Sul fienile e raggiunge esiti di alto valore scientifico in Panni al sole del 1895, nonchè nel raccordo ad essa di scelte tematiche che lo portano ad attraversare esperienze legate al verismo (Speranze Deluse, 1895) e il simbolismo (Lo specchio della vita, 1898).
Parallelamente già dal 1892 con Ambasciatori della fame, comincia a prendere consistenza il progetto di una pittura di matrice sociale: gli studi approfonditi di ordine filosofico e storico, l'analisi dell' attualità, la riflessione sulle possibilità della resa di un idea forte sono tradotti nella rappresentazione simbolica di Fiumana (1895) per essere quasi immediatamente ripresi nell' esaltante impresa del Quarto Stato, tela cui il pittore lavora ininterrottamente dal 1898 al 1901.
La consapevolezza del proprio ruolo e della propria cultura si esprimono pienamente nell' Autoritratto.La maturità consolidata lo porta a concepire opere di grande respiro simbolico come Il Sole (1904) e il pentittico dell' amore nelle età della vita.
A questo progetto sta ancora lavorando quando muore a Volpedo nel 1907.