La Pinakothek der Moderne di Monaco è stata inaugurata nel 2002. Fino a 2 anni prima era conosciuta come Staatsgalerie moderner Kunst, alle dirette dipendenze delle collezioni statali bavaresi .
Come tale era ospitata nell'ala Ovest della Haus der Kunst, imponente edificio voluto da Hitler per celebrare, invece, la genuina "Deutsche Kunst" (arte tedesca).
Oltre a pittura, scultura, fotografie e video della "Staatsgalerie Moderner Kunst" (la raccolta grafica statale), si presenta la "Die Neue Sammlung" (nuova collezione) con esempi di design e artigianato, le collezioni dell'Università Tecnica di Monaco incentrate sull'architettura tedesca del '900 e per finire la "Staatliche Graphische Sammlung" (raccolta grafica statale) con alcune preziose testimonianze dell'arte tedesca, olandese e italiana.
Il nucleo di partenza della galleria era costituito dalla collezione privata di Ludwig I, re di Baviera, raffinato amatore d'arte che aveva raccolto una quantità notevole di dipinti e sculture.Con la fine del suo regno i lavori dei maestri dell' Ottocento confluirono nel Neue Pinakothek, mentre quelli del Novecento nell' odierna Galleria.Su una superficie di circa 3000 metri quadrati sono oggi esposti quasi 250 dipinti, sculture e disegni di oltre 130 artisti.
Le collezioni sono state ricostruite dopo il 1945 partendo da solo sei opere, le uniche sopravvissute al nazismo: un dipinto e una scultura di Matisse, due tele di Lovis, Corinth, Tirolo (1914) di Franz Marc e un quadro di Kokoschka.
In breve tempo sono però confluiti nella galleria numerosi capolavori di artisti contemporanei, tra cui le opere di Beckman della donazione Günther Franke, i lavori della Brücke e del Blau Reiter della fondazione Markus e Martha Kruss e i dipinti surrealisti donati da Theo Wormland.La punta di diamante della sezione dedicata alle ricerche degli ultimi anni è rappresentata dalle installazioni di Beuys e dalle opere di Baselitz, Polke, Richter, Palermo.
Un altra sezione della galleria ospita espressionismo astratto, pop art e minimal art.
Degli italiani sono presenti Casorati, Carrà, Aligi Sassu (gli argonauti, 1931), Umberto Boccioni (Volumi orrizzontali 1912), Emilio Vedova, Mario Merz, Domenico Gnoli (La scriminatura dei capelli).
Da sapere
Indirizzo Pinakothek der Moderne Barerstraße 40
8033 Monaco
Telefono +49(0)89 23805360
Come tale era ospitata nell'ala Ovest della Haus der Kunst, imponente edificio voluto da Hitler per celebrare, invece, la genuina "Deutsche Kunst" (arte tedesca).
Oltre a pittura, scultura, fotografie e video della "Staatsgalerie Moderner Kunst" (la raccolta grafica statale), si presenta la "Die Neue Sammlung" (nuova collezione) con esempi di design e artigianato, le collezioni dell'Università Tecnica di Monaco incentrate sull'architettura tedesca del '900 e per finire la "Staatliche Graphische Sammlung" (raccolta grafica statale) con alcune preziose testimonianze dell'arte tedesca, olandese e italiana.
Il nucleo di partenza della galleria era costituito dalla collezione privata di Ludwig I, re di Baviera, raffinato amatore d'arte che aveva raccolto una quantità notevole di dipinti e sculture.Con la fine del suo regno i lavori dei maestri dell' Ottocento confluirono nel Neue Pinakothek, mentre quelli del Novecento nell' odierna Galleria.Su una superficie di circa 3000 metri quadrati sono oggi esposti quasi 250 dipinti, sculture e disegni di oltre 130 artisti.
Le collezioni sono state ricostruite dopo il 1945 partendo da solo sei opere, le uniche sopravvissute al nazismo: un dipinto e una scultura di Matisse, due tele di Lovis, Corinth, Tirolo (1914) di Franz Marc e un quadro di Kokoschka.
In breve tempo sono però confluiti nella galleria numerosi capolavori di artisti contemporanei, tra cui le opere di Beckman della donazione Günther Franke, i lavori della Brücke e del Blau Reiter della fondazione Markus e Martha Kruss e i dipinti surrealisti donati da Theo Wormland.La punta di diamante della sezione dedicata alle ricerche degli ultimi anni è rappresentata dalle installazioni di Beuys e dalle opere di Baselitz, Polke, Richter, Palermo.
Un altra sezione della galleria ospita espressionismo astratto, pop art e minimal art.
Degli italiani sono presenti Casorati, Carrà, Aligi Sassu (gli argonauti, 1931), Umberto Boccioni (Volumi orrizzontali 1912), Emilio Vedova, Mario Merz, Domenico Gnoli (La scriminatura dei capelli).
Da sapere
Indirizzo Pinakothek der Moderne Barerstraße 40
8033 Monaco
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